mercoledì 23 maggio 2012

5° giorno Siena Montalcino San Quirico d'Orcia Radicofani

Cattedrale di Siena
Partiamo da Siena con il brutto tempo dopo aver timbrato la Credenziale presso il Duomo.
Usciamo dalla città utilizzando la Via Cassia che abbandoneremo dopo aver superato il paese di Buonconvento. In questo paese ci fermiamo circa all'ora di pranzo per consumare il tipico pasto dell'atleta: "Panin col lardo".
La giornata è piuttosto fredda, mangiare all'aperto non è il massimo, e di fronte a noi ci sono delle nuvole grigie minacciose. Ci dirigiamo verso Montalcino che però non attraverseremo perchè troppo spostato rispetto al nostro itinerario.
Infatti dopo circa 5 km da Buonconvento abbandoniamo la strada asfaltata per immetterci sulla Via Francigena.
Percorriamo un lungo tratto di Via Francigena tutto sterrato in mezzo a campi coltivati a vigneto. La tentazione però è tanta, ci troviamo in una delle zone più rinomate del mondo per il suo vino, e noi non ci fermiamo a gustarlo? Sarebbe un peccato...
Decidiamo quindi di fare una sosta presso la Tenuta Caparzo dove gustiamo tutti un fantastico "Rosso di Montalcino". Tutti tranne Alberto, il quale essendo sempre il primo della fila ed essendo costantemente in fuga dal gruppo, ci ha raggiunti dopo che si è reso conto che la nostra assenza era sospetta.
Ripartiamo con le idee meno chiare di quando ci siamo fermati proseguendo sempre per la Via Francigena sterrata fino a raggiungere Torrenieri Montalcino dove imbocchiamo la strada asfaltata.
La strada si insinua in mezzo a campi coltivati a frumento e il vento sembra spazzolarli creando un effetto visivo incredibile. Si, l'effetto è bellissimo, ma noi, sarà il vento, sarà la salita facciamo una fatica immane a procedere.. e per fortuna che non piove!
Finalmente dopo un salitone arriviamo a San Quirico d'Orcia ma li non troviamo nessuno a timbrarci la credenziale, tutti in ferie, sbagliato orario. Basterebbe mettere un timbro legato a un bancone in chiesa e i pellegrini potrebbero arrangiarsi a timbrare la Credenziale senza dover suonare campanelli a destra e a sinistra senza ricevere alcuna risposta. Stiamo sereni!!
Proseguiamo in discesa e attraversiamo Bagno Vignoni  dove facciamo una sosta per ammirare la famosa vasca rettangolare che contiene una sorgente di acqua termale calda.


Da li incrociamo nuovamente la Via Cassia che ci porta ai piedi di Radicofani. Qui riprende l'agonia nostra, ma soprattutto di Angelo che anche oggi ha grosse difficoltà ad avanzare in salita.
Radicofani lo vedete bene nella foto qui accanto, è quel torrione che spunta dal cocuzzolo.
Raggiunto il paese, pernottiamo presso l'Albergo La Torre dove veniamo accolti con cordialità, simpatia e umanità dal titolare e la sua famiglia.





Scarica la traccia (tasto destro)


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