giovedì 24 maggio 2012

6° giorno Radicofani Viterbo

Stamattina la partenza da Radicofani è ritardata dal fatto che non c'è nessuno che ci timbri la Credenziale. Cerchiamo in chiesa, cerchiamo presso il vicino ostello, nessuno. Un maresciallo dei Carabinieri in pensione ci informa che la signora che si occupa dell'accoglienza dei pellegrini, stamattina è al mercato.
Perdiamo quasi un'ora ma finalmente riusciamo ad avere il timbro e partiamo alla volta di Viterbo nota come "la città dei Papi".
Lago di BolsenaLa nota positiva della giornata è la lunga discesa sterrata che abbiamo di fronte a noi che dopo una decina di km incrocia la strada regionale Cassia. Seguendo la Via Cassia attraversiamo i paesi di Acquapendente e San Lorenzo Nuovo, primo Gran Premio della Montagna.
Raggiungiamo quindi la sponda ovest del Lago di Bolsena verso l'ora di pranzo. Decidiamo di regalarci un pasto "come si deve", quindi ormaggiamo le bici contro una siepe e ci accomodiamo da Giggetto.
Intanto Angelo si massaggia il ginocchio....
Lago di Bolsena
Dopo questa sosta riprendiamo il nostro viaggio ma dopo qualche km accade quello che non ci saremmo mai aspettati: la prima ed unica foratura del viaggio! Chi è il fortunato?
Angelo? No, Angelo ha già il ginocchio incasinato.
Tony? No, Tony è sereno.
Marco? No, Marco ha passato la notte insonne a causa del panino col lardo del giorno prima.
Paolo? No, Paolo ha forato 4 o 5 volte in Turchia l'anno scorso e quindi "ha già dato".
Quest'anno il premio spetta a Gabriele. La ruota bucata è ovviamente quella dietro. Oltretutto il suo portapacchi è fissato con un perno passante sul mozzo quindi il grado di difficoltà dello smontaggio della ruota senza piegare, danneggiare, svirgolare il portapacchi è 3.6!!
Beh è una ottima scusa per riposarsi...



Terminata la riparazione ripartiamo inserendoci sulla Strada Verentana lambendo Capodimonte, Marta e successivamente sulla strada Martana che ci conduce negli ultimi 20 km fino a Viterbo.
In questa splendida città soggiorniamo presso la Residenza Nazareth

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mercoledì 23 maggio 2012

5° giorno Siena Montalcino San Quirico d'Orcia Radicofani

Cattedrale di Siena
Partiamo da Siena con il brutto tempo dopo aver timbrato la Credenziale presso il Duomo.
Usciamo dalla città utilizzando la Via Cassia che abbandoneremo dopo aver superato il paese di Buonconvento. In questo paese ci fermiamo circa all'ora di pranzo per consumare il tipico pasto dell'atleta: "Panin col lardo".
La giornata è piuttosto fredda, mangiare all'aperto non è il massimo, e di fronte a noi ci sono delle nuvole grigie minacciose. Ci dirigiamo verso Montalcino che però non attraverseremo perchè troppo spostato rispetto al nostro itinerario.
Infatti dopo circa 5 km da Buonconvento abbandoniamo la strada asfaltata per immetterci sulla Via Francigena.
Percorriamo un lungo tratto di Via Francigena tutto sterrato in mezzo a campi coltivati a vigneto. La tentazione però è tanta, ci troviamo in una delle zone più rinomate del mondo per il suo vino, e noi non ci fermiamo a gustarlo? Sarebbe un peccato...
Decidiamo quindi di fare una sosta presso la Tenuta Caparzo dove gustiamo tutti un fantastico "Rosso di Montalcino". Tutti tranne Alberto, il quale essendo sempre il primo della fila ed essendo costantemente in fuga dal gruppo, ci ha raggiunti dopo che si è reso conto che la nostra assenza era sospetta.
Ripartiamo con le idee meno chiare di quando ci siamo fermati proseguendo sempre per la Via Francigena sterrata fino a raggiungere Torrenieri Montalcino dove imbocchiamo la strada asfaltata.
La strada si insinua in mezzo a campi coltivati a frumento e il vento sembra spazzolarli creando un effetto visivo incredibile. Si, l'effetto è bellissimo, ma noi, sarà il vento, sarà la salita facciamo una fatica immane a procedere.. e per fortuna che non piove!
Finalmente dopo un salitone arriviamo a San Quirico d'Orcia ma li non troviamo nessuno a timbrarci la credenziale, tutti in ferie, sbagliato orario. Basterebbe mettere un timbro legato a un bancone in chiesa e i pellegrini potrebbero arrangiarsi a timbrare la Credenziale senza dover suonare campanelli a destra e a sinistra senza ricevere alcuna risposta. Stiamo sereni!!
Proseguiamo in discesa e attraversiamo Bagno Vignoni  dove facciamo una sosta per ammirare la famosa vasca rettangolare che contiene una sorgente di acqua termale calda.


Da li incrociamo nuovamente la Via Cassia che ci porta ai piedi di Radicofani. Qui riprende l'agonia nostra, ma soprattutto di Angelo che anche oggi ha grosse difficoltà ad avanzare in salita.
Radicofani lo vedete bene nella foto qui accanto, è quel torrione che spunta dal cocuzzolo.
Raggiunto il paese, pernottiamo presso l'Albergo La Torre dove veniamo accolti con cordialità, simpatia e umanità dal titolare e la sua famiglia.





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martedì 22 maggio 2012

4° giorno San Miniato Alto San Gimignano Siena

Oggi la giornata è soleggiata. La destinazione della tappa di oggi è Siena.
Partiamo dopo aver fatto una abbondante colazione insieme agli amici frati e dopo aver ovviamente timbrato la Credenziale.
Lasciamo in convento e ci ritroviamo a scendere lungo una discesa che ci porta fino alla pianura, quella poca che esiste in Toscana...
Infatti dopo qualche km inizia una serie di salite interminabici che ci riportano a quasi 500 metri di quota.
E' una tappa piuttosto impegnativa ed Angelo, che ha già qualche problema al ginocchio, comincia a risentirne nonostante questa mattina si sia preparato un frullato di analgesici. Facciamo una breve pausa per farlo rifiatare e per recuperare un pò di energie tutti quanti.
Fortunatamente con Angelo ci sono sempre Tony e Gabriele che per tutto il viaggio gli fanno da gregari per riuscire a portarlo a termine di ogni tappa.
Comunque il percorso di oggi è piacevole, gli scenari che ci trovavamo di fronte sono bellissimi.
Verso le 13:00  raggiungiamo San Gimignano e lì pranziamo con i consueti panini.

Incontriamo anche un gruppo di americane che stanno percorrendo in bicicletta alcune zone del Veneto e della Toscana.
Chiaccchieriamo un pò e raccontiamo loro un pò del nostro viaggio ma ormai è tempo di ripartire. Riusciamo comunque ad ammirare anche la bellezza della Piazza della Colleggiata e della Cisterna.
San Gimignano si trova a circa metà strada quindi ci aspetta un'altra quarantina di km su e giù per la gioia di Angelo che ogni tanto esclama: "me lo gavea dito me mojere: no stà andare!!"
Non poteva mancare la pioggia anche quest'oggi, infatti raggiunta Siena, ci ha accolto un bel temporale.
Qui pernottiamo presso un miniresidence e ceniamo  in un ristorante in centro con delle ottime fiorentine.
Domani ci aspetta Radicofani.

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lunedì 21 maggio 2012

3° giorno Aulla Altopascio San Miniato Alto

E' tutta la notte che piove come pure stamattina. Durante la colazione tra uno sbadiglio e l'altro, tra una fetta biscottata e uno yogurt si pensa alla strategia della giornata.
C'è chi con fierezza italica vorrebbe affrontare il fortunale, c'è chi invece vorrebbe avvicinarsi o raggiungere la meta di oggi in treno e risparmiarsi l'ennesima doccia.
Vince il partito del treno quindi ci prepariamo a raggiungere la non lontana stazione ferroviaria di Aulla.
Lungo il breve tragitto accade l'imprevedibile. Angelo, con la potenza che ha nelle gambe, distrugge, anzi fa esplodere il cambio posteriore della sua mountainbike. Fortunatamente il fattaccio avviene di fronte a un negozio di biciclette. Comprato il pezzo, è stato poi montato da Alessandro e Paolo nell'attesa dell'arrivo del treno sotto la tettoia della stazione di Aulla.
Trasporto bici su trenoPer la prima volta oggi abbiamo l'emozione di caricare sul treno le nostre dieci biciclette. Ci sarà sufficiente spazio? Con abilità degna di campioni di Tetris riusciamo ad appendere, legare, appoggiare tutte le bici lasciando anche un corridoio per il passaggio del "pilota" per la sua postazione di guida del treno. Si, perchè i posti bici sono sempre o in testa o in coda al treno e ogni volta è una sorpresa. Il più delle volte è in testa e quindi quando il treno arriva in stazione si fanno delle "volate" tipo Giro d'Italia per raggiungerla.
Il viaggio in treno è tranquillo, piacevole, chiacchieriamo, discutiamo delle prossime tappe da affrontare, guardiamo con ansia il cielo sperando che ad Altopascio il tempo sia più clemente e ci permetta di pedalare per qualche km e raggiungere il paese di San Miniato Alto, meta della giornata.
AltopascioFinalmente siamo ad Altopascio ed è quasi mezzogiorno, sistemiamo le formalità per il timbro sulla Credenziale e poi ci dirigiamo verso un panettiere che ci prepara dei saporiti panini.
Dopo la sosta chiediamo qualche indicazione e ci infiliamo nella Via Francigena, tra i campi e gli uliveti. Il tempo è migliorato, sembra che le nuvole grigie si siano spostate quanto basta per permetterci di pedalare asciutti. Raggiungiamo velocemente la seconda tappa per la Credenziale: Fucecchio, Paese natale di Indro Montanelli.
Ancora una decina di km e finalmente arriviamo a San Miniato Alto dove troviamo ospitalità presso la Casa di San Francesco, un antico e bellissimo Convento Francescano fondato dallo stesso San Francesco nel 1211.

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domenica 20 maggio 2012

2° giorno Parma Aulla

La mattina non promette nulla di buono, usciamo dall'albergo con il cielo grigio e carico di pioggia. Infatti dopo qualche minuto inizia a piovigginare. Nel frattempo raggiungiamo il Duomo di Parma e lì rimaniamo in attesa di ottenere il timbro che testimonierà il nostro passaggio. Intanto piove. Per fortuna siamo al riparo sotto un portico che è diventato per l'occasione il parcheggio delle nostre dieci bici.
E' domenica mattina, c'è poca gente in giro, solo spazzini che puliscono marciapiedi e strade. Intanto il tempo passa e finalmente i nostri emissari appaiono con le Credenziali timbrate. Ora possiamo partire.
Percorriamo una ventina di km, raggiungiamo Collecchio dove facciamo una breve sosta caffè.
Da questo punto inizia l'ascesa al Passo Cisa. Subito ognuno interpreta la strada come vuole, c'è libertà di andatura ovviamente anche perchè i km di salita sono circa 30 fino a Berceto e da lì inizia il vero e proprio attacco al Gran Premio della Montagna. Mi son dimenticato di dire che il tutto è accompagnato sempre da una sana pioggia e da vento freddo una volta raggiunte quote superiori ai 500 metri di altitudine.
Un tempo questa strada fu un'arteria trafficatissima, ma ora con la costruzione delle varie autostrade, è inutilizzata. Percorrerla in bici ti da una strana sensazione, sembra di pedalare verso il nulla, ad ogni curva, ad ogni tornante sembra di essere già passati in quel luogo dieci minuti prima. A rendere ancora più tetro il panorama, è la miriade di ruderi di case cantoniere abbandonate. I pochi centri abitati sono lasciati a morire. Si incontrano raramente auto, solo qualche motociclista che ti fa un cenno con la mano e niente più.
Il gruppo si frantuma e ognuno sale con il suo passo, Alberto e Tony arrivano in vetta per primi in circa 3 ore e mezze, per ultimi Angelo e Gabriele (bella accoppiata) con le loro 5 ore abbondanti. In mezzo tutto il resto del gruppo. Gabriele è l'angelo custode di Angelo, lo nutre, lo sprona a continuare, lo incita fino ad arrivare in vetta.
In tutta questa ascesa sono pochi i momenti senza pioggia.
Siamo dentro l'unico bar in vetta al passo, il bar è nostro, abbiamo indumenti sparsi per tutto il locale appoggiati sulle sedie e addosso i termosifoni accesi nella speranza di riuscire ad asciugarli. Mangiamo e ci scaldiamo attorno alla stufa accesa.
E' giunto il momento di ripartire, fuori piove ancora ma ora è tutto più semplice. Solo discesa e pianura fino ad Aulla.
Raggiunta la pianura, gli ultimi 20 km li percorriamo sotto una pioggia battente, speriamo tutti di vedere al più presto il cartello "BENVENUTI AD AULLA, IL POSTO PIU' PIOVOSO DEL COSMO" o almeno per noi lo è.
Ci fermiamo presso il Demy Hotel dove si sta festeggiando un matrimonio, ormai siamo abituati.
Ceniamo insieme al gruppo matrimoniofestebimbichecorrono, il cibo è ottimo, poi ognuno va nelle rispettive camere ad asciugare le solette delle scarpe con l'asciugacapelli in dotazione in bagno.
Qualcuno azzarda un bucatino in una lavanderia a gettoni.
State sereni...

N.b. Anche noi ieri abbiamo sentito la forte scossa di terremoto. Poi partiti per pedalare non abbiamo più avuto notizie.
Siamo vicini alle famiglie delle vittime e facciamo un grande in bocca al lupo a tutti coloro che sono stati colpiti da questo grave evento.

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sabato 19 maggio 2012

1° Giorno Peschiera Parma

La prima tappa non è iniziata a Vicenza, bensì a Peschiera del Garda. Di comune accordo abbiamo deciso di accorciare di una quarantina di km questa tappa che altrimenti sarebbe risultta troppo lunga.
Abbiamo prenotato quindi 10 posti bici su un treno interregionale (gli unici che accolgono biciclette non smontate) ed abbiamo raggiunto in poco meno di un'ora Peschiera del Garda.
Da lì abbiamo percorso tutta la ciclopedonale del Mincio da Peschiera a Mantova. C'era un bel sole e l'andatura era veloce senza grossi rallentamenti. Raggiunta Mantova ci siamo messi alla ricerca di un Duomo, una chiesa o qualche ente che ci potesse timbrare la Credenziale. Finalmete lo abbiamo trovato presso la "Sovrintendenza per il patrimonio storico di Mantova".

Abbiamo ripreso il viaggio e ci siamo diretti verso Gualtieri su strade promiscue. Lì abbiamo pranzato all'Osteria della Merla in compagnia di Fernando e della sua chitarra. Un bel momento trascorso con persone appena conosciute ma che ci hanno accolti come vecchi amici. Cicloturismo è anche questo.
Al termine di questa sosta ci siamo diretti verso Brescello, paese famoso per la coppia: Don Camillo e Peppone.

Da li è iniziata una pioggia fastidiosa che ci ha seguito fino a Parma. Fortunatamente l'albergo era già prenotato quindi non abbiamo perso molto tempo a raggiungerlo.
La sera ci siamo concessi una passeggiata in centro a Parma dove era di passaggio la "1000 miglia". Abbiamo cenato presso la Trattoria Corrieri dove abbiamo assaggiato alcuni i piatti tipici di questa zona.
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Si pedala!

E' ora di partire!!
A presto
See you soon
A bientôt
und doch
До скоро виждане
Pa ipak, Zatím
Vi ses snart
Tot gauw
Nähdään taas pian
Τα λέμε σύντομα
Te vejo depois
ne vedem curând
До скорой встречи
Nos vemos luego....

venerdì 18 maggio 2012

Il countdown è quasi a zero!!

Preparazione borse
Finalmente siamo arrivati al giorno della partenza. Tra poche ore inizierà questa nuova avventura. Siamo un pò preoccupati per le previsioni meteo. Sembra che ci trascineremo il mal tempo da qui fino a Roma.
Anche per questo motivo la preparazione delle borse non è così banale. Se fossimo in piena estate sarebbe sufficiente qualche completo estivo per pedalare. Con questa incoglita del mal tempo invece siamo costretti a portarci appresso anche qualcosa di più pesantino e qualche cambio in più perchè il mal tempo renderebbe impossibile asciugare gli indumenti lungo il viaggio.
Speriamo invece che il tempo tenga.
Durante il viaggio tenteremo di raccontarvi con brevi post le nostre giornate, mentre a fine viaggio faremo un resoconto più dettagliato con foto, tracce ecc.

Ci sentiamo presto!!

domenica 13 maggio 2012

Ciclovia della ex ferrovia Piovene - Arsiero

Parliamo oggi di una pista che se pur breve, circa 7 km, è una vera emozione percorrerla.
Questa pista ciclo pedonale è stata ricavata sul tracciato della vecchia ferrovia Rocchette-Arsiero. Sono presenti anche delle brevi gallerie illuminate che rendono ancora più suggestiva questa passeggiata.
E' un tracciato adatto a tutti dove è possibile incrociare dalle MTB, ai passeggini ai nordic walkers.
Per chi volesse fare una sosta rigenerante può farlo presso la ex stazione di Velo-Seghe trasformata in bar/ristorante o presso il chiosco (con parco giochi) anch'esso posizionato sul percorso.
Il panorama è molto vario e spazia dalle bellissime campagne coltivate alle vedute del Cimone di Tonezza, del Cengio, del Paù, e del gruppo Priaforà-Novegno-Summano.

Giunti a Arsiero, dove la pista ciclabile ha termine, è possibile proseguire alla volta della Val Posina attraverso il sentiero dei "Stancari". Questo tratto ufficialmente chiuso al transito pedonale per caduta frane, (!!!!) sebbene siano molti i ciclisti a percorrerlo, è decisamente più impegnativo della pista ciclabile che abbiamo appena lasciato. Il fondo è sterrato, sconnesso e sono presenti sassi e ciotoli. Una volta completato si sbuca sulla strada provinciale della Val Posina dopo la galleria. Da qui si può proseguire per Castana, Posina o Laghi.





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venerdì 11 maggio 2012

Ciclovia delle isole di Venezia

Partendo da Chioggia conviene prendersi del tempo per visitare il centro storico dall'originale forma a lisca di pesce. Visitare le calli e i campielli consente di apprezzare i bellissimi palazzi di ogni epoca e il colorato mercato del pesce. L'imbarco dei mezzi pubblici si trova a pochi passi dal caratteristico Ponte Vigo e con il ferry boat è possibile raggiungere in breve l'isola di Pellestrina.
Nell'isola veneziana si scende nei pressi dell'oasi naturalistica di Ca' Roman; si incontrerà prima il centro abitato di Pellestrina con le abitazioni dei secoli XVI e XVII e poi il borgo di Portosecco. All'estremità nord dell'isola sorge il porto di S. Pietro in Volta con la settecentesca chiesa attorniata da basse case di pescatori, vigne ed orti. Da qui ci si imbarca per la vicina isola del Lido.

Scarica la brocure
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Fonte: veneto.to
Vedi anche: Itinerari ciclabili in Veneto

domenica 6 maggio 2012

Giretto d'Italia 2012

http://www.comune.vicenza.it
Manifesto città di Vicenza
Città ciclabili alla prova del nove con la seconda edizione del Giretto d’Italia - il campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato per venerdì 11 maggio in 26 città italiane dai comuni partecipanti insieme a Legambiente, Fiab e Città in Bici.
Scopo della gara, infatti, è quello di contare quante persone, in città, scelgono la bicicletta per i propri spostamenti quotidiani (come ad esempio quelli casa-scuola o casa-lavoro) e verificare quanto la bici sia un mezzo di trasporto a tutti gli effetti nell’ambiente urbano.
Saranno conteggiate due categorie di veicoli: le biciclette e i mezzi a motore – cioè automezzi (esclusi i bus) e due ruote a motore –, che circolano in direzione d’ingresso verso il centro città.
Nel girone dei pesi massimi, le grandi città (oltre 250mila abitanti), cercheranno di superarsi: Milano, Torino, Genova, Venezia, Verona, Firenze, Bologna, Roma e Bari. Nella categoria città medie (oltre 100mila abitanti) correranno Trento, Padova, Vicenza, Ferrara, Modena, Ravenna, Brescia, Reggio Emilia. Nel gruppo delle più agili, le città piccole (meno di 100mila abitanti), competono Pordenone, Pesaro, Udine, Schio, Lodi, Carpi, Pisa, Grosseto e Saronno.
Manifesto Città di Schio
In occasione del Giretto, i Comuni sono stati invitati a mettere in campo azioni che possano favorire per quel giorno un incremento della mobilità ciclabile, come la chiusura al traffico di alcune strade o l’invito a studenti e dipendenti pubblici di passare in bici per i varchi. L’obiettivo è sempre quello di riempire il più possibile la città di ciclisti. I Circoli di Legambiente e le Associazioni aderenti alla FIAB supporteranno i Comuni e vigileranno sul corretto svolgimento della sfida. Unica eccezione quest’anno sarà Verona dove, d’accordo con i vertici nazionali delle due associazioni, i circoli locali e i volontari di Fiab e Legambiente non daranno sostegno al Comune nella giornata del Giretto.


sabato 5 maggio 2012

Da Altavilla Vicentina all'Altopiano di Asiago

La giornata di oggi non prevede niente di buono sotto l'aspetto meteorologico. Nubi minacciose all'orizzonte, decidiamo però di uscire ugualmente e di rischiare.  
La meta la decidiamo la mattina stessa: la salita del castelletto di Rotzo, poi il resto si vedrà. Partiamo quindi passando Vicenza, Thiene, Arsiero e iniziando la salita a Pedescala. la salita è lunga circa 12-13 km, molto pedalabile, non ci sono strappi o pendenze troppo impegnative. Ovviamente dipende da come la si affronta.
Panorama dalla salita del Castelletto
 
Salita Castelletto di Rotzo
Da lì proseguiamo per Rotzo, Mezzaselva e Canove di Roana.
A Canove di Roana nei pressi della pista ciclopedonale "Strada del vecchio trenino" facciamo sosta presso la Trattoria Waister gestita da Stefano che ci ha riservato una grande accoglienza.
Ottime le pappardelle ai funghi di bosco e la Birra Pedavena. Ottima anche l'accesibilità dalla Ciclopedonale.
Dopo esserci rifocillati, riprendiamo la pista ciclabile che ci porterà a Cesuna, Treschè Conca e poi sulla strada del "Costo"che ci riporterà in pianura.
Proseguiremo per Chiuppano, Carrè, Thiene, per poi raggiungere Dueville, Vicenza ed Altavilla.


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giovedì 3 maggio 2012

Definito percorso per Roma

Gruppo Amici che Pedalano
Ieri sera incontro tecnico per definire le tappe del viaggio. Muniti di libretti, cartine e di PC abbiamo tracciato l'itinerario di quest'anno.
Partenza prevista quindi per sabato 19 maggio da Vicenza attraverseremo Mantova, Brescello (paese di Don Camillo) e raggiungeremo Parma. Da qui le tappe finali delle varie giornate saranno:
  • Aulla
  • Altopascio
  • Siena
  • Radicofani
  • Viterbo
  • Roma
Contiamo di arrivare a Roma venerd' 25 maggio, salvo imprevisti...
Ultimi giorni di allenamento, sabato previsto altro giro oltre i 100 km.

martedì 1 maggio 2012

Ciclabile Agno-Guà da Montecchio Maggiore a Valdagno

Vi parliamo oggi di una pista ciclabile forse un pò snobbata ma che non ha nulla da invidiare alle più note piste ciclabili della provincia di Vicenza.
Parliamo della pista ciclabile che da Montecchio Maggiore porta a Valdagno, detta Ciclabile Agno-Guà.
Questa ciclovia inizia a circa metà strada tra Montecchio Maggiore ed Arzignano. Come punto di rferimento più comodo e conosciuto abbiamo preferito tracciare questa ciclabile dal piazzale di fronte il Duomo di Montecchio Maggiore.
Inizia quindi la nostra pedalata costeggiando i colli che ospitano i castelli di Giulietta e Romeo seguendo Via Roma, Via San Bernardino, Via Monte di Pietà, Via Martiri della Libertà, Via Buonconsiglio (tutte strade promiscue e non vere e proprie ciclabili). Forse troverete qualche senso unico da affrontare all'inverso. Attenzione quindi alle auto!!
Giunti al'incrocio con Via Veneto si svolta a sinistra e ci si porta sulla statale 246. Da qui inizia il tratto più pericoloso (circa 1,5 km) in quanto è necessario attraversare la statale e procedere in direzione Arzignano su strada promiscua (non pista ciclabile) piuttosto trafficata.
Un km dopo la grande rotatoria troviamo a destra l'imbocco della pista ciclabile che costeggia per l'intera lunghezza il fiume Agno-Guà.
Il percorso risulta facilmente pedalabile, ben conservato e pulito, sono presenti su tutto il percorso parapetti che delimitano il greto del corso d'acqua e la campagna.
Gli incroci con le strade sono ben segnalati con segnaletica orizzontale bianca e rossa e con cartelli di colore blu che indicano la direzione da tenere.
I paesi toccati da questa ciclovia sono nell'ordine: Tezze di Arzignano, Trissino, Brogliano, Cornedo Vicentino e per finire Valdagno.
A Valdagno la pista si dirama per altre numerose vie, noi abbiamo deciso di portarvi con la nostra traccia nei pressi del Parco La Favorita per permettervi di passare qualche ora in assoluto relax in questo magnifico parco. Sulla Via Lungo Agno A. Manzoni è sufficiente svoltare a destra imboccando la Via Vittorio Emanuele Marzotto.



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