domenica 18 novembre 2012

Gimme five all right

YO Bike.. Chi la conosce?
YO era il saluto del Jovanotti anni '80, quando cantava gimme five. Erano gli anni dei Goonies, del primo Batman, di Top Gun.
YO BIKE
 
All'epoca già il mechandising aveva iniziato a riempire gli scaffali dei negozi con gadget personalizzati con nomi, simboli e loghi ma la bici io non l'avevo mai vista!!

YO BIKE

Ieri sera ecco che spunta un cimelio, appunto la YO BIKE subito immortalata tra i sorrisi generali ma anche con tanta nostalgia di quegli anni in cui eravamo adolescenti e la bici serviva per andare al campo sportivo a giocare a calcio con gli amici fino a sera.
 

martedì 13 novembre 2012

Ora basta morti, manifestazione nazionale venerdì 16 novembre

Dopo lo choc, la reazione. Dopo la brutta, iniqua, imperdonabile uccisione di A.T. i ciclisti organizzati convocano una manifestazione nazionale in tutte le città d’Italia che vogliano aderire. La data prescelta è venerdì 16 novembre, a partire dalle 19, nei luoghi di ritrovo che ogni gruppo locale vorrà utilizzare.
Le città aderenti finora sono Milano, Roma, Napoli, Catania, Torino, Bologna, Pavia, Cagliari, Firenze, Reggio Emilia, Genova. Ci scusiamo da subito se nel frattempo se ne è aggiunta qualcun’altra, visto che l’appuntamento sta montando di ora in ora.  Qui il link all’appuntamento Facebook, qui un altro per la notizia da divulgare. L’hastag sarà #bastamortinstrada.
Ognuno sceglierà le proprie modalità di manifestare, che sia una biciclettata o dei flash mob o quello che volete. Ma tutto per dire “ora basta morti in strada, servono azioni immediate”.

Pensando ad A.

Fonte: Salvaciclisti.it

giovedì 18 ottobre 2012

Gran Sasso Tour 6° e 7° giorno

Santo Stafano di Sessanio
Nel sesto giorno, nuovamente fiducioso per le ampie schiarite, mi arrampico alla rocca di Calascio, da dove finalmente, intravedo le dolomitiche vette del Gran Sasso. Attraverso Castel del Monte e ritorno sul vasto pianoro di Campo Imperatore: da valico della Serra un panorama mozzafiato.
Risalgo per Riccopiano e inizio una lunghissima discesa fra splendide faggete che mi porterà a Castelli, Isola, Montorio al Vomano, dove pernotto dopo 73 Km.



Rocca di Calascio



Pietracamela
Nel settimo giorno il buon tempo mi induce ad arrampicarmi a Pietracamela, nell’intento di completare il giro. Arrivato nel bellissimo borgo a 1200 m, dato che neppure dal versante settentrionale riesco a scorgere le cime sempre incappucciate, decido, stanco nella mente, di ritornare a casa. Nel silenzio della valle del Vomano appare un cicloturista solitario come me. Una bella consolazione!
E’ inevitabile confidargli la stanchezza non tanto fisica, ma psicologica. Lui, svizzero, dice che per essere italiano una settimana di pedalata in solitaria è già molto. Nel suo programma, appena iniziato, ce ne sono tre!
Ritorno sui miei passi verso Teramo, Civitella del Tronto, Ascoli, che non raggiungo, preferendo deviare, restando in quota, per Sant’Egidio alla Vibrata, Controguerra e Colonnella verso Martinsicuro e quindi a San Benedetto del Tronto, dopo circa 160 Km.
Il giorno dopo, riparto con i regionali verso casa.




Colli del Tronto
Bravo Eros!!!

mercoledì 17 ottobre 2012

Gran Sasso Tour 4° e 5° giorno

Nel quarto giorno parto sotto l’acqua e il freddo che non mi abbandonano. Così dopo 58 Km, mi fermo nei pressi di L’Aquila, dopo essere salito ad Arischia nel tentativo di trovare alloggio e indirizzarmi verso Amatrice che era la mia meta.
Trevi

Nel quinto giorno parto in una giornata che promette ampi squarci di sereno. Mi addentro in L’Aquila con la preziosa guida di un affabile signore. Con malinconia percorriamo le vie fra palazzi sostenuti da armature, con gli interni crollati insieme alla loro quotidianità distrutta e ferma a tre anni fa, in un silenzio irreale.
L'Aquila

Inizio la salita verso Assergi, da dove inizierà il cammino attorno il massiccio del Gran Sasso. A Fonte Cerreto finalmente trovo il primo punto informazioni del Parco aperto.
Campo Imperatore
Scarse le informazioni e il materiale disponibile per percorrere l’anello della ippovia ben descritta nel sito del Parco. Così continuo per la strada asfaltata verso Campo Imperatore. Incontro solo mandrie e greggi e il mio timore dei pastori abruzzesi. Magico il paesaggio, reso surreale dalla fine pioggia e dagli arcobaleni formati dai raggi di sole filtranti le basse nuvole. Dopo 58 Km, arrivo a Santo Stefano di Sessanio, splendido borgo medievale abitato d’inverno da non più di 90 persone, accolto in un suggestivo albergo.
Campo Imperatore



Campo Imperatore

martedì 16 ottobre 2012

Gran Sasso Tour 2° e 3° giorno

Nel secondo giorno da Marciano mi sposto verso il lago Trasimeno. Anche qui mi affido alle indicazioni che, prima, mi indicano migliore la sponda settentrionale, poi quella ovest, da dove, grazie all’aiuto di un anziano e valido ciclista, attraverso strade secondarie, arrivo a Perugia dall’alto, dalle Università. In Centro una gentile signora del punto informazioni mi orienta verso la ciclabile che costeggia il Tevere verso Assisi, lungo la via Francigena. Attraversata Assisi, prendo rapidamente verso Spello, dove arrivo, spossato, dopo 113 Km.

Nel terzo giorno percorro una bella ciclabile sull’argine di un fiume da Foligno fino a quasi Spoleto, da dove, non senza fatica e grazie al cassiere ciclista di un piccolo supermercato di Eggi, salgo verso la val Nerina. Inizia a piovere. Arrivo sotto l’acqua a Monteleone di Spoleto, bellissimo borgo medievale, dove alloggerei volentieri, ma fuori stagione si fatica a trovare locali adatti.
E così, bagnato e infreddolito, giungo a Leonessa, alle pendici del Terminillo, per dormire, dopo 83 Km, in un Hotel 5 stelle (l’unico aperto).

lunedì 15 ottobre 2012

Gran Sasso Tour 1° giorno

Eros, uno degli Amici che Pedalano qualche tempo fa ha intrapreso un viaggio in solitaria partendo da Forlì per raggiungere il Gran Sasso. Di seguito troverete il racconto della sua bella avventura.

Parto da Vicenza in treno regionale verso Forlì, da dove, alle 11,30, incomincia l’avventura in solitaria.
Subito qualche difficoltà a comprendere le indicazioni stradali che sono fatte per le auto, lungo tangenziali che cerco di evitare.
Meldola, Civitella di Romagna e S. Sofia. Spesso ho dovuto chiedere informazioni perché non amo preparare troppo il viaggio, ho alcune carte e il percorso “disegnato” su Google, ma sono facilmente disponibile ai cambiamenti, soprattutto quando a S.Sofia mi descrivono il passo dei Mandrioli come troppo pendente. Decido quindi di seguire le indicazioni per Campigna. Il paesaggio della riserva con faggete da favola, la strada deserta e la lunga discesa mi ripagheranno dei circa quaranta chilometri di lenta e costante salita per valicare l’Appennino. Da passo della Calla si distacca una interessante strada forestale per l’eremo di Camaldoli.
Decido di non intraprendere strade ancor più solitarie per non correre troppi rischi con il mio carico di circa 18 Kg posto sul nuovo portapacchi freeload per la mia biammortizzata.
La lunga discesa verso Arezzo diventa meno interessante dopo Bibbiena, anche per il traffico della statale del Bidente, lungo la val Casentina. Dopo 155 Km arrivo in serata a Marciano della Chiana, ospite del caro amico don Girolamo.

venerdì 12 ottobre 2012

Giro tra le Ville Palladiane del basso vicentino

Viste le temperature ancora gradevoli, oggi ci siamo cimentati in un percorso facile, tutta pianura e una sola salita finale. Le mete di oggi saranno due Ville Palladiane che si trovano nel basso vicentino.
Partiamo verso le 13.00 dal piazzale del municipio di Sarego e imboccchiamo la ciclabile che ci porta fino a Lonigo. Raggiungiamo poi Alonte attraverso una strada interna poco traffficata e successivamente Orgiano, Cagnano e finalmente giungiamo a Pojana Maggiore dove poco fuori paese si presenta Villa Pojana del Palladio (Patrimonio dell'UNESCO).
A commissionare la villa nel 1546 fu Bonifacio Poiana, rappresentante di una famiglia vicentina che per i servigi resi alla Repubblica di Venezia ai tempi della Guerra della Lega di Cambrai ebbe assegnata una vastissima tenuta in queste fertili campagne. I lavori terminarono nel 1563, quando fu compiuta la decorazione interna eseguita per mano dei pittori Bernardino India e Anselmo Canera e dello scultore Bartolomeo Ridolfi.
Villa Pojana
Villa Pojana


Ci rimettiamo in bici e ci dirigiamo verso la seconda meta: Villa Saraceno.
Pedialiamo fortunatamente su strade di campagna poco trafficate e quindi possiamo goderci serenamente il panorama che ci viene offerto.
La villa di trova ad Agugliaro, il progetto della villa, che fu costruita da Palladio nel 1548 ca., prevede due barchesse laterali formate rispettivamente da due bracci. Venne eretta, e solo in parte, quella di destra. La villa venne affrescata per volontà dei Saraceno nel Cinquecento ed oggi è visibile solo parte della decorazione.

Villa Saraceno, dopo molti anni di degrado, è stata completamente ristrutturata ed in modo egregio per opera della società inglese The Landmark Trust

Villa Saraceno


Rientriamo verso Sarego attraversando la meravigliosa Val Liona passando per Sossano, Campolongo, San Germano dei Berici e per la suggestiva zona dei Mulini della Val Liona.
Superata infine la salita di Boca d'Ascesa (1,5 km al 6%) raggiungiamo l'ultima tappa della giornata: Villa Trissino (o meglio parte di Villa Trissino) a Meledo.
Il progetto prevedeva un edificio padronale ruotante attorno ad una sala centrale circolare e coperta da una cupola, e due barchesse che avrebbero dovuto abbracciare l’area antistante. Lungo il fiume si eleva una costruzione cinquecentesca formata da un porticato e da una torretta. È difficile affermare con sicurezza che sia opera di Palladio a causa di alcune incertezze nella distribuzione degli elementi che potrebbero essere state causate dal fatto che l’architetto non diresse personalmente i lavori di costruzione.

Barchessa di Villa Trissino


giovedì 11 ottobre 2012

Il Libro Rosso della Ciclabilità e della Mobilità Nuova

Gli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova di Reggio Emilia si sono conclusi.
Sono stati un successo di partecipazione al di là di qualunque ragionevole aspettativa: sono state oltre 1.000 le persone iscritte ai lavori, in qualità di privati cittadini, membri di associazioni, tecnici, ma soprattutto di amministratori e politici desiderosi di gettare le basi per l’Italia di domani.
Dopo due giorni (e notti) di lavori pressoché ininterrotti, i cinque gruppi di lavoro hanno dato vita ad un documento snello ma carico di contenuti che contiene le linee guida per rendere nostre città più vivibili partendo da interventi mirati sulla mobilità: è il Libro Rosso della Ciclabilità e della Mobilità Nuova.

Affinché questo lavoro non rimanga lettera morta occorre, non solo che venga letto da sindaci e assessori di tutti i comuni italiani, ma che sia anche applicato. Gli Stati Generali hanno dimostrato che gli amministratori locali non vedono più la mobilità nuova come una questione accessoria, ma come un segmento di azione strategica per lo sviluppo delle città, però sappiamo bene che chi amministra le città tende a scegliere e a operare sulla base del consenso.
Il nostro compito in questa fase deve essere quello di creare il consenso necessario affinché le nostre amministrazioni si attivino, distribuendo pacche sulle spalle ogni volta che faranno qualche cosa di buono e criticando duramente ogni volta in cui si lasceranno ispirare dalla paura di cambiare.
Una prima versione del Libro Rosso della Ciclabilità e della Mobilità Nuova, lo potete scaricare cliccando sull’immagine qui sotto.
Ci auguriamo fortemente che questo venga presentato in occasione della prossima assise dell’ANCI che si terrà a Bologna dal 17 al 20 ottobre e che riunirà 3.000 delegati dei comuni di tutta Italia.
Cogliamo l’occasione per ringraziare sentitamente tutti i partecipanti, Legambiente, FIAB, ANCI, il Comune di Reggio Emilia e tutte le testate giornalistiche che hanno portato in evidenza l’evento dimostrando che la ciclabilità e le forme nuove di mobilità non sono più tematiche marginali.
Facciamo cambiare strada all’Italia.



n.b. evitate inutili speculazioni fin troppo facili in Italia: il libro è rosso perché rosso è il colore del sangue lasciato sulle nostre strade, dell’allarme e dell’emergenza, della passione che vi è stata profusa, di una spia che si accende per testimoniare lo stato di arretratezza e la necessità di intervento immediato.

  

Tratto da #salvaiciclisti

domenica 30 settembre 2012

Dalle Dolomiti a Venezia

Dai paesaggi delle Dolomiti alle lunghe vedute sulle distese pianeggianti della laguna, il panorama che si incontra durante questo itinerario cambia passando attraverso i morbidi versanti delle Prealpi trevigiane.
Il percorso offre l'opportunità di conoscere il territorio dalla provincia di Belluno, fino a Venezia.
Si parte da Belluno per scoprire una regione tra le più variegate della Penisola. Dalle ciclovie, tra boschi e sentieri, alle piste che collegano un luogo a un altro. Lasciata Belluno, l'itinerario prevede una discesa lungo il corso del Piave in direzione del Cansiglio, da dove poi raggiungere la fertile regione dell'Alpago. Tutto il percorso è costellato di piccoli paesi dov'è custodita la prelibata tradizione culinaria, da abbinare ai vini locali.
Il Passo del Fadalto porta a Vittorio Veneto (Treviso) e al Museo della Battaglia che raccoglie numerose testimonianze della Grande Guerra. Ripresa la strada si arriva a Conegliano con il suo bel castello medievale. Attraverso Susegana e Montebelluna si giunge a Treviso, centro culturale con preziose meraviglie architettoniche collegato alla terraferma veneziana da un bell'itinerario lungo il fiume Sile.


Fonte: veneto.to
Vedi anche: Itinerari ciclabili in Veneto

lunedì 17 settembre 2012

Resoconto pedalata

Bellissima giornata quella di ieri. Ci siamo trovati alle ore 9.00 tutti noi ACP e pian pianino anche tutte le altre persone che si sono iscritte alla pedalata.
Il parco giochi di Monticello di Fara era pieno di gente. Alle 9.30 dopo le consuete raccomandazioni siamo partiti. Un lungo serpentone lungo più di 500 metri di famiglie con bambini sui seggiolini, bambini con biciclette nane, giovani, nonni. Insomma un gran bel gruppo composto da circa 150 persone.
Il tour ha attraversato tre comuni, il Comune di Sarego, il comune di Brendola e il Comune di Montebello Vicentino.
Dopo circa 20 km percorsi in poco meno di 2 ore siamo approdati al ristoro presso la Cantina Chiarello, grande festa e allegria tutti insieme. Dopo di ciò siamo rientrati a Monticello di Fara attraversando il Comune di Montebello Vicentino e li ci aspettava un fantastico il pranzo preparato dal Comitato Sagra di Monticello di Fara.
Tutto il ricavato di 460 euro al netto delle spese è stato devoluto in beneficenza all'Associazione Progetto Alépé che sostiene l'opera di assistenza di Suor Tiziana Maule nella città di Alepè in Costa d'Avorio.

giovedì 30 agosto 2012

Pedalata di beneficenza 16 settembre

L'Associazione onlus Progetto Alepè ha lo scopo di valorizzare e sostenere l'opera di Suor Tiziana Maule, da anni impegnata attivamente nell'assistenza e nell'aiuto degli abitanti della città di Alepè in Costa d'Avorio.
Domenica 16 settembre Progetto Alèpè in collaborazione con Amici che pedalano ha organizzato una pedalata di beneficenza per raccogliere fondi da devolvere a Suor Tiziana e al suo ospedale.
Il percorso è molto facile, adatto a tutti totalmente su asfalto, con dislivelo minimo e si snoda tra i comuni di Sarego, Brendola e Montebello Vicentino. A metà percorso è previsto un ristoro con degustazione vini presso l'Azienda Agricola Chiarello Gianni e al rientro è previsto il pranzo.

Per motivi organizzativi le adesioni si accettano entro e non oltre il 9 settembre contattando il n° 340-9724771 oppure amicichepedalano[at]gmail.com

Il contributo per partecipare alla manifestazione che comprende "pedalata+ristoro con degustazione+pranzo" è di 9 euro mentre per minori fino a 10 anni l'adesione è gratuita.
Vi aspettiamo numerosi!!

Per raggiungerci domenica mattina l'indirizzo è il seguente: Via Divisione Julia 6, 36040 sarego (VI)

Clicca sul manifesto



Itinerario ciclabile 1805100 - powered by Bikemap 

lunedì 20 agosto 2012

Scatti di bici

Alcuni scatti che riassumono il viaggio che da Chicago mi ha portato a New york






mercoledì 15 agosto 2012

Toronto Island

Vuoi pedalare a Toronto? Hai a disposizione una intera isola.
Si chiama Toronto Island e si trova di fronte la città sul lago Ontario. Per raggiungerla c'è un traghetto che parte ogni 15-20 minuti nella zona est della città. 
L'isola è esclusivamente pedonale e ciclabile, infatti gli abitanti che hanno voglia di sgranchirsi si trasferiscono con le biciclette su questa isola che permette loro di pedalare o passeggiare in sicurezza in mezzo a un parco curatissimo con numerosi posti di ristoro.
Insomma vale la pena visitare toronto island  e concedersi qualche ora di relax. 
Oltre a questo, Toronto è ben fornita di servizi "rent bike" con i quali è possibile spostarsi velocemente in città.




domenica 5 agosto 2012

In bici a Chicago

Vagando per Chicago è possibile constatare quanto questa città abbia fatto e faccia tuttora per i ciclisti. molte sono le piste ciclabili che si snodano tra gli incroci condividendo la sede stradale con le automobili su corsie ben segnalate da cartelli e strisce.
Non è difficile vedere persone in giacca e cravatta che pedalano per raggiungere il posto di lavoro in qualche mega grattacielo in centro. 
La zona di fronte il lago Michigan pullula di vie che si intersecano e creano un reticolo esclusivamente ciclo pedonale. Inoltre una ciclabile costeggia il fiume Chicago permettendo di raggiungere il centro città attraverso un percorso affascinante immerso nel verde.

domenica 29 luglio 2012

Da Vicenza ai Castelli di Romeo e Giulietta

Ulisse oggi fa proprio quello che il meteo aveva previsto. Noi però lo freghiamo dandoci appuntamento alle 6.15 AM per compiere la consueta uscita domenicale.
La meta sarà il Santuario di Monte Berico attraverso la dorsale Berica, poi vedremo di continuare se le temperature ce lo permetteranno. Il percorso è tutto su asfalto, abbastanza facile con pendenze non impegnative.
Partiamo quindi da Brendola passando per Perarolo, Arcugnano e raggiungendo il Santuario di Monte Berico in poco più di un'ora.

La temperatura è ancora gradevole quindi si decide di scendere a Vicenza e di proseguire per Sant'Agostino, Valmarana per poi arrivare ai Castelli di Romeo e Giulietta di Montecchio Maggiore. Il tragitto che ci ha portato a Valmarana ha qualche strappetto un pò impegnativo ma il panorama che è possibile ammirare sulla sommità vale la sudata.

Castello di Giulietta

Per raggiungere i castelli è prima necessario percorrere un paio di km sul pianeggiante ed attraversare Alte Ceccato e Montecchio Maggiore. Poi la strada si inerpica per la collina. Anche qui qualche strappo impegnativo ma per il resto la strada è abbastanza scorrevole.

Castello di Romeo

Troverete qui in fondo la traccia GPS del percorso che si snoda su strade promiscue per raggiungere i Castelli di Romeo e Giulietta dalla stazione dei treni di Vicenza. Non si tratta del percorso più breve, bensì del percorso che abbiamo disegnato noi oggi.

Scarica la traccia (tasto destro)

venerdì 27 luglio 2012

L'anello del Veneto

Anello del Veneto
L'Anello del Veneto è un percorso cicloturistico circolare attorno alle province di Venezia, Padova, Vicenza e Treviso passando per la pedemontana e toccando le città più belle della regione.
Partendo da Venezia, s'imbocca la Ciclovia delle Isole della laguna, che attraversa le isole per giungere a Chioggia (Venezia). Visitato il centro storico, si prosegue lungo l'argine del Bacchiglione e si arriva fino agli stabilimenti termali più antichi d'Europa, le Terme Euganee (Padova). Da qui si può in poco tempo raggiungere il centro di Padova.

Seguendo ancora il Bacchiglione, si arriva a Vicenza e al suo centro storico Patrimonio dell'umanità. Dopo una sosta in città, si prende la direzione della pedemontana verso Marostica e Bassano del Grappa (Vicenza), la prima famosa per la partita a scacchi, la seconda per il Ponte degli Alpini del Palladio.
Si giunge poi ad Asolo (Treviso), uno dei ''Borghi più belli d'Italia'', mentre la vicina Maser (Treviso) ci offre Villa Barbaro, con i suoi preziosi affreschi del Veronese. Passando per Montebelluna (Treviso), la natura del Montello è a un passo, e poco dopo ci aspetta Treviso e il suo centro storico. Dalla capitale del radicchio rosso, sfruttando la ciclovia del GiraSile, lungo le rive del fiume omonimo si ritorna nuovamente in laguna.

Scarica gli itinerari 2-1, 2-2, 2-3, 2-4, 2-5, 2-6
Fonte: veneto.to
Vedi anche: Itinerari ciclabili in Veneto

lunedì 23 luglio 2012

Via del mare

Il lungo litorale veneto è caratterizzato da paesaggi in cui domina l'elemento ''acqua'': dagli scenari del Delta del Po alle valli da pesca, raggiungendo la Laguna di Venezia dopo aver attraversato le foci dei fiumi Adige e Brenta, e poi verso la parte orientale della costa, dove si attraversano i fiumi Sile, Piave, Livenza e infine Tagliamento.
L'itinerario parte dal centro storico di Rovigo. Da Rovigo ci si dirige verso Adria (Rovigo) e il Delta del Po, un'area popolata da numerose specie di uccelli acquatici.
Dal Delta del Po si risale poi verso Chioggia (Venezia), "la piccola Venezia". Si raggiunge poi il tratto di litorale rinomato per le lunghe spiagge di fine sabbia dolomitica e le verdi pinete, meta prediletta dei tanti turisti che ogni estate affollano i campeggi e le strutture alberghiere di Treporti, Cavallino, Jesolo, Eraclea Mare, Caorle. Dopo aver ammirato l'incantevole Santuario della Madonna dell'Angelo si riparte verso le tappe conclusive dell'itinerario, lungo piste ciclabili, per terminare una volta giunti al faro di Bibione, alla foce del Tagliamento.


Fonte: veneto.to
Vedi anche: Itinerari ciclabili in Veneto


domenica 22 luglio 2012

Lettera a Monti per un diritto ancora negato

 
Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Prof. Mario Monti,
Abbiamo molto apprezzato la nota con cui Lei il 14 maggio scorso ha dato sostegno alle istanze della campagna #salvaiciclisti sottolineando i vantaggi economici derivanti dall’uso della bicicletta in ambito urbano e definendo la bicicletta come “mezzo di trasporto “intelligente”, sia dal punto di vista dell’impatto ambientale, sia a livello economico, dato che riduce sensibilmente i costi legati alla mobilità urbana, sia, aspetto non meno rilevante, per la salute degli individui.” Infatti, in questo periodo di crisi economica, per ridurre i costi derivanti dalla mobilità, molte persone fanno sempre più ricorso all’uso della bici, anche per andare al lavoro.
Purtroppo nel nostro Paese coloro che decidono di utilizzare la bici per recarsi al lavoro, si trovano a confrontarsi con una legislazione che, non solo non incentiva, ma addirittura penalizza chi utilizza questo mezzo di trasporto. In Italia, in caso di sinistro durante il percorso casa-lavoro effettuato in bicicletta, l’INAIL riconosce al lavoratore lo status di “infortunio in itinere” “purché avvenga su piste ciclabili o su strade protette; in caso contrario, quando ci si immette in strade aperte al traffico bisognerà verificare se l`utilizzo era davvero necessario” nota INAIL.
Mentre nel resto d’Europa l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro è sistematicamente incentivato e promosso, in Italia il lavoratore che decide di spostarsi senza inquinare e senza creare traffico, non solo non riceve alcun incentivo, ma deve farlo a proprio rischio e pericolo e senza tutele.
Allo scopo di mettere fine a questo anacronismo è in corso una campagna promossa dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB) che chiede la modifica dell’art. 12 del D.Lgs. 38/2000 e di aggiungere al testo attuale la frase: “L’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico”, esattamente come previsto per il lavoratore che si reca al lavoro a piedi.
La proposta della FIAB ha già raccolto oltre diecimila firme e ricevuto parere favorevole da parte di ben tre Regioni, tre Province e sedici Comuni tra cui Milano, Bologna e Venezia che ravvisano grande imbarazzo nel chiedere ai concittadini e ai propri dipendenti di usare la bicicletta senza poter garantire nel contempo adeguate tutele.
Con la presente chiediamo a Lei, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e ai Presidenti di Camera e Senato di voler intervenire al più presto per porre fine a questa discriminazione che non ha eguali in Europa e di accogliere questa proposta di modifica legislativa.
Per ulteriori informazioni sul tema dell’infortunio in itinere per il pendolare in bicicletta, Le segnaliamo il sito internet www.bici-initinere.info che è stato predisposto allo scopo di diffondere consapevolezza rispetto a questa campagna.
Confidando in una sua pronta risposta e auspicandoci condivisione nel merito, cogliamo l’occasione per salutarla cordialmente.

Se anche tu ritieni che chi si reca al lavoro in bicicletta non debba essere vittima di discriminazioni invia questa lettera direttamente al Presidente del Consiglio, al Ministro competente e ai Presidenti di Camera e Senato: e.olivi@governo.it; gabinettoministro@mailcert.lavoro.gov.it; fini_g@camera.it; schifani_r@posta.senato.it.
Inoltre puoi contribuire alla diffusione di questa iniziativa attraverso il tuo blog, il tuo sito internet oppure attraverso il tuo account di Facebook o di Twitter.

Sito di riferimento per la campagna: Bici in itinere

Scarica e leggi il comunicato stampa

giovedì 12 luglio 2012

Una raccomandazione dall'Australia

Sidney
Una raccomandazione che arriva dall'Australia e precisamente da Sidney.
La campagna è rivolta ai ciclisti che utilizzano per svariati motivi la bicicletta di notte.
Per evitare di abbagliare ciclisti e altri utenti della strada che incrociamo, il faro anteriore deve essere rivolto a terra a una distanza di 10 metri.

domenica 17 giugno 2012

Ciclabile del Brenta e giro del Lago di Levico

Oggi appuntamento a Vivaro per pedalare sulla cista ciclabile del Brenta. Partenza da Cornale dove parcheggiamo le auto e iniziamo il nostro percorso. In questa zona il sole non si vede e mai e anche l'ora mattutina fa si che l'aria sia ancora fredda. Bastano pochi km però per scaldarci.
Attenzione!! Dopo circa 4 km la pista viene interrotta a causa di una frana. E' necessario seguire le indicazioni della cartellonistica.

Borgo Valsugana

Il fondo della pista è bello, scorrevole, la cartellonistica è chiara abbondante e sempre visibile.

Ciclabile Brenta

Oltre alla pista ciclabile ci siamo cimentati nel giro del Lago di Levico per raggiungere il Forte Tenna. Qui troverete della cartellonistica che regola l'uso della bicicletta, vi raccomandiamo di seguire sempre le indicazioni.

Forte Tenna

In queste foto potete osservare alcuni panorami che si possono ammirare lungo la ciclabile e nei pressi di Forte Tenna (oltre alla nostra sosta panino di metà mattinata).
Come ormai da tradizione pranziamo presso il Ristorante al Pescatore.



Al ritorno facciamo sosta al bicigrill di Tezze di Grigno dove incontriamo l'amico Tony che aveva appena completato una escursione con il suo amico e rivale Leo.


Unica nota dolente della giornata è stata la strisciata contro una staccionata che ha provocato qualche piccola escoriazione a Massimo. Ovviamente noi che siamo previdenti avevamo il nostro kit di primo soccorso con il quale abbiamo portato le cure necessarie per poter proseguire.


venerdì 15 giugno 2012

E siamo a 20 paesi!!

Continua ad aumentare il numero di persone che visitano il nostro blog.
Abbiamo raggiunto il fantastico traguardo di venti diversi paesi del mondo che si sono collegati per leggere le nostre avventure. Un risultato che per noi è pazzesco visto che il blog era nato per tenere aggiornati i nostri amici sui nostri viaggi e spostamenti. Ringraziamo tutti di cuore per questo traguardo inaspettato.

mercoledì 13 giugno 2012

Sellaronda bike day 2012


Sellaronda bike dayDomenica 24 giugno 2012 alle ore 9:00 da Selva - Maciaconi avrà inizio la 7° edizione del Sellaronda Bike Day.
In occasione di questa manifestazione, quattro passi dolomitici saranno riservati esclusivamente agli amanti delle due ruote. Dalle ore 8:30 alle 15:30 tutti i passi dolomitici attorno al Sella (Sella, Gardena, Pordoi e Campolongo) saranno riservati ai ciclisti.

Attenzione:
Per motivi di sicurezza , il C.O. assieme alle forze dell'ordine consiglia di effettuare il giro in senso antiorario. Comunque tutti i ciclisti sono sempre obbligati a tenere tassativamente sempre la destra.
Considerando che il percorso viene anche praticato da famiglie con bambini, tutti i ciclisti devono adottare una velocità moderata durante la discesa. 
Domenica 24 giugno sono sospesi i collegamenti autobus verso Selva Gardena e i passi. Anche il Summerbus Selva/Plesdinaz non funziona. Bus navetta gratuito da Maciaconi a Selva Gardena!

La partecipazione è aperta a tutti e non soggetta ad iscrizione!





lunedì 11 giugno 2012

Memorial Pilotto 2012 concluso

Ieri abbiamo partecipato al Memorial Pilotto, come sempre organizzato alla perfezione dal TEAM LE AQUILE di Sarego con il supporto dell' ASD PRO SAREGO.
Pubblichiamo qualche foto a testimonianza della bella manifestazione.

Veduta Villa La Favorita
Veduta Villa La Favorita

Scarica la traccia (tasto destro)